Mission
"Due luoghi protetti e isolati, di concentrazione, pensiero e ritiro."
Il Teatro Dimora con il suo arboreto sperimentale di nove ettari e La Corte Ospitale con il suo complesso monumentale del XVI secolo, uniti in ATS a partire dal 2018, hanno costituito il Centro di Residenza Emilia-Romagna con l’obiettivo di costruire progetti di rete e nuove scene per la cultura dell’arte in grado di disegnare degli ambienti plurali, oltre il valore delle singole realtà e attivare un laboratorio del contemporaneo necessario alla riflessione sulle contraddizioni del nostro tempo, oltre i confini, i generi e nei sentieri tracciati da uno sguardo multidisciplinare.
Da allora un’identità comune, una visione e una speranza condivise ci portano a sviluppare progettualità per contribuire all’evoluzione dei linguaggi della scena contemporanea proseguendo e perseguendo il confronto tra tradizione e innovazione, il ricambio generazionale, le connessioni tra ricerca e formazione con uno sguardo privilegiato verso il territorio e le occasioni di condivisione con i cittadini.
News e Bandi
ERetici. Le strade dei teatri 2025
si avvicina la conclusione della sesta edizione
Giunge a conclusione la sesta edizione di ERetici. Le strade dei teatri: il 20 settembre 2025 alle ore 18.30 al Teatro Herberia di Rubiera verrà presentato l’esito della residenza di Notturno264, il progetto vincitore di questa edizione, di e con Anita Pomario. Interrogandosi sul valore del processo creativo che precede e accompagna la composizione e la produzione di una nuova opera, il bando ha offerto ad Anita le migliori condizioni possibili per concentrarsi sulla ricerca e la sperimentazione, il confronto con studiosi e curatori, le relazioni con le comunità di prossimità.In particolare, ha avuto a disposizione cinque periodi di residenza creativa, un compenso economico, ospitalità a L’arboreto - Teatro Dimora di Mondaino e La Corte Ospitale di Rubiera e lo sguardo e l’accompagnamento prezioso dei tutor Elena Di Gioia, Gerardo Guccini, Enrico Pitozzi, a cui si è aggiunto il tutoraggio artistico di Daria Deflorian e Nicola Ratti.
“Quando gli astri dell’essere escono dal cerchio dell’apparire, il destino della verità li ha raggiunti e impedisce loro di diventare niente.Appunto per questo, essi - tutti - possono ritornare. E la morte, dunque, non è che la disapparizione degli eterni.” E. Severino Notturno264 si presenta come un’esperienza multidisciplinare che combina teatro fisico, scultura e nuova drammaturgia. Un’indagine sospesa sulla morte, sulla mancanza e sulle ossessioni che ne conseguono. La storia segue Gasparina, una donna che, dopo la perdita del padre nel sonno, decide di smettere di dormire. La performance vuole essere concepita come un quadro, con tre elementi simultanei e paralleli: L’Armatura, la Figura e il Contorno. Un mondo chiuso all’interno del quale la Figura agirà attraverso il suo divenire-animale per sfumare all’infinito.Seguendo un impulso simile a quello della stella verso il suo buco nero, La Figura finirà per sprofondare dentro sé stessa e disperdersi in una dimensione in cui tutto è fermo ma illimitato.E dunque in questa traiettoria, Notturno264 non si pone l’obiettivo di risolvere o descrivere, ma bensì di attraversare l’esperienza-morte al fine di dissolversi, di fondere i Propri confini per raggiungere quello spazio liminale in cui non ci sono scomparsi ma solo eterni. Per coabitare, accettare, celebrare. CreditiNotturno264 / Primo studiodi e con Anita Pomariocon la collaborazione creativa di Tommaso Giacominsviluppo del paesaggio sonoro con il supporto di Nicola Ratticostume Antonio Pondinifoto di scena Matilde Maglitutor artistici Daria Deflorian, Nicola Rattitutor di progetto Elena Di Gioia, Gerardo Guccini, Enrico Pitozzi
NOTA BIOGRAFICA
Anita Pomario nel 2018 si diploma alla Neighborhood Playhouse School of The Theatre di New York, nel 2019 consegue un Master in Teatro Sperimentale alla Royal Academy of Dramatic Art di Londra, specializzandosi nella tecnica Meisner, nel teatro fisico e contemporaneo. Al cinema recita in L'Amore che Ho, dir. Paolo Licata, dove interpreta Rosa Balistreri, e nella serie TV SKY L’Arte della Gioia, di Valeria Golino. Recita in Stranizza D’Amuri di G. Fiorello e Le sorelle Macaluso di Emma Dante (Premio Pasinetti Miglior Cast, 77esima Mostra del Cinema di Venezia). Ha da poco concluso le riprese di Storia d’amore di un uomo che balla, produzione cinematografica italo-cilena di Cosimo Gomez. Sul palco, lavora in contesti internazionali. Debutta in America interpretando Giulietta in Romeo e Giulietta a New York, per la regia di Sean Hagerty. A Londra è in Holm con la compagnia Temper Theatre e lavora alla sua prima co-regia in Germania in WALT/FOREST. Partecipa a progetti come GeoDrama al Fuori Festival, Festival dei Due Mondi di Spoleto, ed è tra i 5 artisti under 35 selezionati da Triennale Milano per il gruppo di ricerca di FOG.
Custodi delle Residenze 2025
ecco il gruppo di giovani spettatrici e spettatori che hanno seguito il processo di ricerca di Anita Pomario per Notturno264
Sono Alex Dellapasqua, Denise Fiorucci, Elena Camaeti, Beatrice Fusari, Matilde Magli, Giada Borgagni, Elena Cecchettini, Ada Meyer, Elvis Sole, Irene Casini, Emma Cortesi gli spettatori e le spettatrici dell’Emilia-Romagna selezionate per seguire il processo di ricerca e composizione di Notturno264 di Anita Pomario – arista selezionata nell’ambito del bando ERetici 2025.
Hanno accompagnato il suo lavoro tra Mondaino e Rubiera all'interno di un percorso di dialogo e condivisione curato da Silvia Zicaro e Francesca Giuliani. Un tempo di ascolto e confronto durante il quale i e le Custodi hanno intrecciato il loro sguardo con il percorso di residenza dell’artista generando riflessioni, domande e visioni condivise. Sabato 20 settembre, in occasione della restituzione pubblica dell'esito della residenza, condivideranno anche loro il percorso fatto.
Contributo
Il progetto ERetici. Le strade dei teatri:nuovi "prototipi" di residenza tra processi di creazione, accompagnamento e partecipazione
a cura di Francesca Giuliani
Una storiografia dedicata al progetto ERetici. Le strade dei teatri, dalla sua origine all’edizione 2023, con i contributi dei principali “attori” che concorrono da cinque anni alla realizzazione di questa azione pilota del Centro di Residenza Emilia-Romagna per il sostegno della ricerca di giovani creativi del panorama nazionale.